L'idea di praticare lo yoga in sospensione, con l'aiuto di ausili esterni, non è in realtà qualcosa di così nuovo come si potrebbe pensare. Lo stesso B.K.S. Iyengard faceva uso di corde per correggere e sostenere la posizione dei sui alunni, sfruttando la forza di gravità.

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Rispettando le capacità dell'alunno ed una attenta progressione didattica, si arriva ad eseguire  posture completamente in sospensione, in modo sicuro e piacevole, dove la perdita dei normali punti di riferimento si rivela un ottimo stimolo all'adattamento ed al controllo corporeo.

 

Pur amando uno Yoga tradizionale, ritengo che l'amaca, grazie alla sua instabilità, dia innumerevoli vantaggi: oltre a  migliorare il controllo e la propriocezione corporea si rivela utile per sostenere posizioni di equilibrio ed apertura, portando solo benefici alla pratica classica.

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L'abbandono alla forza di gravità ed il raggiungimento più agevole alle posizioni invertite, avvalendosi del supporto della respirazione, migliorano la mobilità articolare, la circolazione sanguigna e linfatica, donando un gradevole senso di calma, leggerezza, forza e fiducia.

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